Milano, il nuovo place-to-be dei designer cinesi
Milano batte Londra? La nuova destinazione dei designer cinesi sembrerebbe essere qui, in Italia
La Milano Fashion Week è un momento prezioso per noi addetti ai lavori. Ma anche molto stancante: è per questo che domenica scorsa ho preferito aspettare a scrivervi. Ero ancora nel frullatore, tra appuntamenti, presentazioni e sfilate della settimana della moda di Milano. Salutato il capitolo Capodanno Cinese con il nostro splendido evento a Fidenza Village, toccherà immergerci ora nelle collezioni moda Autunno-Inverno 2024/2025: le protagoniste di questo giro di fashion week. Prima, però, ho due bellissime novità e alcune news da condividere con voi.
1. Ho debuttato su VOGUE Italia. ❤️ Durante Milano Fashion Week, la redazione mi ha affidato la copertura dello Shenzhen Futian Fashion Event, una sfilata collettiva di 3 designer cinesi che sono venuti in Italia a farsi conoscere. Sono molto grata per questa opportunità, è stato bellissimo intervistare i 3 designer in backstage. Qui potrete leggere il mio pezzo e scoprire di più: vi svelo in anticipo che uno dei brand ha portato in passerella l’interpretazione moderna della celebre imperatrice cinese Wu Zetian.
2. Sono stata ospite di Tina Zhang ai microfoni della nuova puntata di 15 minuti di Cina, il podcast di Bridging China. Sono molto contenta del risultato, è un’appassionante chiacchierata sul mercato del lusso in Cina e suoi nuovi designer della scena cinese. Vi auguro buon ascolto, lo trovate qui.
Notizie dalla Cina
Veniamo a noi partendo da Balenciaga, che otto giorno fa ha annunciato il suo prossimo fashion show: sfilerà in Cina questo 30 maggio, portando la collezione Spring 2025 a Shanghai. Sono molto curiosa di scoprire tutto: come sapete, la campagna della maison dedicata al CNY non mi è piaciuta (non è piaciuta neppure a un mio collega cinese), ma avremo presto modo di capire come sarà recepito il fashion show dai cinesi. Balenciaga nel 2021 ha già fatto un’operazione importante in Cina: la mostra della 50esima collezione couture negli spazi del Museo Tank di Shanghai. Fu ben accolta.
Di bella notizia in brutta notizia: Margareth Zhang lascia il suo ruolo di editor-in-chief di VOGUE China dopo soli tre anni. È un capitolo che si chiude: prima di lei, c’era stata solo Angelica Cheung, con cui la rivista fu lanciata nel mercato cinese. Toccherà ora alla casa editrice Condé Nast identificare il nome giusto per il ruolo.
Il 5 marzo si terrà il China Digital Excellence Summit di Vogue Business in collaborazione con Xiaohongshu, trovate tutte le info qui
Milano batte Londra?
Quando ho vissuto a Londra, tra il 2016 e il 2018, ho seguito con attenzione la London Fashion Week: il numero di designer cinesi in calendario era più alto rispetto a quello di Milano. Londra è sempre stata scenario di nuove generazioni, nomi emergenti da scoprire e conoscere. In quegli anni ebbi modo di vedere alcune sfilate di Huishan Zhang, ma anche di conoscere Fengyi Tan e Xu Zhi, due brand che vennero a presentare e di cui rimasi colpita. In quegli anni avevo l’impressione che i designer cinesi scegliessero Londra perché nel calendario di Milano non c’era spazio per avere la giusta attenzione. D’altronde, gli addetti ai lavori vengono in città principalmente per Prada, Giorgio Armani, Versace, Dolce & Gabbana. I big, insomma.
Negli ultimi due anni, però, qualcosa è cambiato. Lo percepisco proprio attraverso questa newsletter. Quando ho cominciato, nel 2021, contavo non più di due brand cinesi per stagione nel calendario di Milano Fashion Week. Solo questa stagione, tra chi ha sfilato e presentato dentro e fuori calendario, vi posso annoverare:
Act N°1 di Luca Lin, che ha origini cinesi
Hui della stilista cinese Hui Zhouzhao
Jarel Zhang dell’omonimo designer di Shanghai
Nexy.co, Chlosio e Kavon: i tre brand cinesi che ho scoperto con Shenzhen Futian Fashion Event
Sette brand cinesi non è poco per Milano Fashion Week. E mancava all’appello la preferita di tanti: Shuting Qiu, che questa stagione non è venuta a sfilare in Italia (la ritroveremo nel calendario di Shanghai Fashion Week, no worries).
A Londra, oltre a Huishan Zhang che ha fondato lì il suo brand, restano nomi fissi in calendario quelli di Susan Fang e Yuhan Wang. Ecco, della sfilata di Susan Fang trovo importante segnalarvi la collaborazione con Victoria’s Secret. Il brand di lingerie sexy sta portando avanti un lavoro di posizionamento molto mirato, non è facile vendere alla Cina “ciò che è sexy”. Nel 2017, quando Victoria’s Secret sfilò a Shanghai, la censura su modelle e comunicati stampa che non fossero approvati dal governo fu un problema più reale che mai: vi rimando a questo articolo di Forbes, che vi spiega tutto per filo e per segno.
Susan Fang x Victoria’s Secret
Un evento di LFW che ho trovato bellissimo è stato il party di Self-Portrait dedicato al Capodanno Cinese: è stato realizzato in collaborazione il British Fashion Council. Il brand Self-Portrait è stato fondato nel 2013 a Londra da Han Chong, che non è cinese bensì originario di Penang, Malaysia. L’intento era celebrare la comunità asiatica di Londra, in concomitanza con i 40 anni di LFW. Mi chiedo se arriveremo anche noi, durante Milano Fashion Week, ad avere dei party per la comunità asiatica. Conosco tantissime persone cinesi che lavorano dietro le quinte di MFW e penso che l’idea sarebbe apprezzata ;)
Detto ciò, un altro progetto interessante durante la settimana della moda di Londra è Fashion Scout China, l’appuntamento con la sfilata collettiva che punta a promuovere il talento dei designer cinesi. Questa stagione, i protagonisti sono stati:
Ladecente di Rae Lei
E7WSTUDIIO di Yiki Wung
Gorgiya di Guo Yuan Yuan
Vi lascio ogni nome con il suo link a Instagram o website, così potete conoscerli anche voi. Per oggi è tutto e io tornerò da voi domenica - spero più riposata - con un nuovo appuntamento! A presto! ❤️