Gucci alla riconquista dell'Asia: la strategia
Cina, Corea e Giappone, tra nuove mostre e sfilate
Buondì! Come state? Questo mese di aprile con cinque domeniche invece di quattro mi è sembrato un ottimo motivo per tornare nella vostra posta una volta in più. :) Sono successe molte cose in questi ultimi giorni, non solo in Cina ma anche in Corea del Sud e in Italia: proviamo a fare, come sempre, da ponte da Oriente e Occidente, cominciando dall’osservazione della strategia di comunicazione adottata da Gucci in vista dell’inaugurazione della nuova mostra a Shanghai, Gucci Cosmos.
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Gucci Cosmos ha inaugurato a Shanghai
Il 28 aprile è stata inaugurata al West Bund Art Center di Shanghai Gucci Cosmos (verrà in seguito allestita in altre località in tutto il mondo). La mostra espone i pezzi più iconici dei 102 anni di storia della maison: un vero e proprio viaggio attraverso i decenni, una lettera d’amore alle radici fiorentine di Gucci.
Foto courtesy di Gucci
Ideato e realizzato dalla celebre artista britannica Es Devlin e curato dalla studiosa e critico della moda italiana Maria Luisa Frisa, il percorso si snoda in 8 mondi espositivi. In ciascuno, tesori - molti inediti - dell’archivio Gucci. È interessante come la maison abbia spianato la strada all’evento con la sua comunicazione: su Instagram, ha condiviso una serie di contenuti ad hoc. Ripercorriamo la strategia a partire da Xiao Zhan: il Global Ambassador ha visitato l’archivio Gucci a Firenze in un videoracconto da non perdere (sotto). PS. Xiao Zhan è pur sempre anche il Global Ambassador di Tod’s: per completezza ecco qui il suo videoracconto in cinese - con sottotitoli inglesi - nel quartier generale di Tod’s).
Successivamente, una delle borse più iconiche del marchio - la Gucci Bamboo 1947 - è stata protagonista della campagna pubblicitaria con la modella cinese Liu Wen:
Con l’approssimarsi di Gucci Cosmos, la comunicazione del marchio si è spostata da Firenze a Shanghai. Non siamo più in Italia bensì nella Perla d’Oriente i Global Ambassador Chris Lee, Ni Ni e Lu Han.
Bellissima anche l’installazione video tra i grattacieli di Shanghai:
E infine, per avere un’idea anche degli ospiti presenti all’inaugurazione della mostra, ecco il reportage nei carousel di Gucci:
Trovo molto speciale che Gucci abbia scelto di inaugurare la mostra partendo dalla Cina. Quando a dicembre ci siamo chiesti qui in newsletter cosa sarebbe cambiato con la dipartita dell’ex direttore creativo Alessandro Michele, non avevamo ancora ricevuto la notizia della nomina di chi avrebbe presto il suo posto. Non molto tempo dopo fu annunciato che sarà Sabato De Sarno - ex braccio destro di Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino - ad assumere le redini della maison: la sua prima collezione per Gucci sarà svelata a settembre, durante la Milano Fashion Week. Tempismo perfetto tenere dunque questa mostra in Cina da aprile fino a giugno: a settembre la maison volterà pagina per iniziare a scrivere un nuovo capitolo, intanto il mercato cinese avrà visitato l’esposizione e dunque compreso ancor più a fondo i 102 anni di storia fin qui.
Gucci sfilerà a Seul
Ma la presenza di Gucci in Asia non si limita alla mostra a Shanghai. Voliamo adesso in Corea: il 28 aprile, mentre inaugurava Gucci Cosmos, la maison ha divulgato la notizia che la collezione Cruise 2024 sfilerà di fronte il Palazzo Gyeongbokgun di Seul (palazzo reale della Dinastia Joseon) il 16 maggio 2023, per celebrare così il 25esimo anniversario dall'apertura della prima boutique a Seul nel 1998.
Foto courtesy di Gucci
Perché questa location? La nota stampa riporta che “lo scorso anno, nell'ambito di un accordo con l'Amministrazione del Patrimonio Culturale, Gucci ha annunciato il suo impegno triennale a sostegno della conservazione e del restauro del Palazzo Gyeongbokgung”.
Ancora a Seul…
Negli ultimi tre anni, i continui lockdown in Cina dovuti alla pandemia hanno rifocalizzato l’attenzione del business sulla Corea del Sud (complice anche il fenomeno degli idols, dei K-drama e del K-pop): il fenomeno resterà in crescendo, non cesserà con la riapertura della Cina. Lo dimostra Louis Vuitton, che ieri sera ha sfilato a Seul sul Jamsugyo Bridge presentando la sua collezione Pre-Fall 2023 (per completezza sul tema Pre-Fall 2023: quella di Dior invece è stata presentata a Mumbai e ne ho scritto su Vanity Fair). Il ponte è stato protagonista di un’installazione di arte visiva a cura di Hwang Dong-hyuk, regista della serie Tv Squid Game.
Foto courtesy di Louis Vuitton
Intanto, in Toscana si celebra il kimono
Se siete in Toscana non perdete KIMONO - Riflessi d'arte tra Giappone e Occidente, la mostra organizzata dal Museo del Tessuto di Prato, con la collaborazione del Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia, che ha ottenuto il prestigioso patrocinio dell'Ambasciata del Giappone in Italia. Inaugurata il 29 aprile, la mostra resterà aperta al pubblico fino al 19 novembre 2023: in esposizione troverete cinquanta kimono, maschili e femminili, della prima metà del '900.
Foto courtesy Ufficio Stampa
I kimono appartengono all'esclusiva collezione privata Manavello e saranno in mostra insieme a xilografie, stampe, quadri e tessuti inediti per documentare l’evoluzione delle relazioni economiche e culturali tra Europa e Giappone dalla metà del Cinquecento a oggi, e come queste abbiano contaminato arte e moda. Per info: www.museodeltessuto.it
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