Cosa ci facevano i sex toys cinesi alla Paris Fashion Week?
Il 2025 sarà l'anno della moda sex-positive in Cina?
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Cosa ci facevano i sex toys cinesi alla Paris Fashion Week?
Osuga produce sex toys. E proprio come la casa di moda Ruibuilt, è un brand cinese.
La notizia della loro sinergia è recente: proprio lo scorso settembre, alla Paris Fashion Week, è stata presentata la loro collab per la Primavera-Estate 2025. Conoscevo già Ruibuilt e l’approccio sex-positive della direttrice creativa Rui Zhou all’immagine femminile. Tra l’altro, è un brand molto apprezzato non solo in Cina (trend topic su Xiaohongshu) ma anche in occidente, dove il profilo Instagram conta oltre 132mila followers. Nel 2023 Ruibuilt ha collaborato anche con Victoria’s Secret: una mossa tattica, per il brand di lingerie sexy, che con grande probabilità ha voluto riposizionarsi anche in Cina con un’immagine più inclusiva.
Victoria’s Secret x Ruibuilt. Courtesy del brand
Ad ogni modo, immaginerete bene quanto la collab tra Ruibuilt e Osuga sia un dialogo tra moda e benessere sessuale: celebra l’espressione femminile attraverso la sensualità del corpo e l’esplorazione dei sensi. Ma quello che è interessante è lo slancio che la moda cinese finalmente sta sperimentando in materia di sessualità. Quello che per noi potrebbe sembrare ovvio (penso alla visione creativa che Tom Ford ebbe a suo tempo per Gucci, if you know what I mean), non lo è affatto nella Terra del Dragone. Il verdetto di Jing Daily sostiene che Osuga abbia aggiunto spessore culturale e slancio commerciale alla collezione di Ruibuilt. Sono molto d’accordo soprattutto sullo slancio commerciale: nel 2021 Osuga ha ottenuto un round di finanziamento da 35,9 milioni di dollari. E quando ha testato il mercato a Shanghai con un pop-up, ha funzionato con grande successo.
Osuga x Ruibuilt. Courtesy @osuga_official
Aggiungo che il mercato dei sex toys a Shanghai sta diventando molto competitivo. Già nel 2018 fece parlare sui giornali l’apertura di Pepper Love Store nell’ex Concessione Francese di Shanghai: "Forse siamo diventati il sexy shop più alla moda della Cina”, dichiarò quell’anno uno dei co-proprietari a Sixth Tone, nel commentare la fila fuori dal negozio.
Osuga x Ruibuilt. Courtesy @osuga_official
È chiaro che il dibattito sulla sessualità in Cina - fino a tempi recenti considerato argomento tabù - sta pian piano assistendo a un crollo degli stereotipi sociali, grazie anche ai movimenti femministi e all’attivismo della comunità LGBTQ+ cinese. Nella moda lo ha dimostrato nel 2023 anche la collaborazione che Untitlab, brand cinese di scarpe e accessori fondato in Cina nel 2019, ha realizzato con il designer parigino Louis-Gabriel Nouchi.
Chiamata American Psycho, la collezione era fortemente intrisa dell’estetica del bondage: "Ci ispiriamo al fatto che la cultura BDSM a Shanghai a volte è piuttosto sentimentale, altre piuttosto radicale - aveva spiegato il co-fondatore Nicolas Tian Cai a Jing Daily. - Alla gente di questa città non interessa da dove vieni, chi sei… Ognuno si fa gli affari propri, è un po’ come Londra in questo senso". Alla luce di queste riflessioni, le domande che mi pongo sono: in che direzione andrà la moda sex-positive cinese? Assisteremo a ulteriori collab come queste? Teniamoci pronti, in un batter d’occhio arriveranno le fashion week (compresa quella di Shanghai a marzo).
Per oggi è tutto e vi auguro un sereno (ultimo) weekend di festività 🫶
Federica