Cosa c'entra Tmall con la MFW?
Mentre Dolce&Gabbana provano a riapprocciare il mercato cinese supportando Susan Fang, il colosso dello shopping online in Cina mette gli occhi su Milano. E non è il solo a farlo
C’è sempre una domenica di mezzo, quando arriva la Milano Fashion Week! Questo è il motivo per cui arrivo da voi soltanto oggi e non nel nostro consueto appuntamento del weekend. Domenica scorsa, il brand cinese Chicco Mao ha debuttato per la prima volta nel calendario ufficiale della Camera Nazionale della Moda Italiana. Ho incontrato lo stilista Mao Baobao nel backstage della sfilata, era veramente emozionatissimo nonostante di esperienza alle spalle ne avesse già molta: il suo brand ha già compiuto dieci anni, lo ha fondato poco dopo la laurea all’Istituto Marangoni qui a Milano. Ad ogni modo, della sua collezione Chicco Mao SS25 ne ho scritto su VOGUE Italia. Naturalmente, non sono mancati due dei brand cinesi ormai sempre presenti nel calendario sfilate di MFW: Hui e Sara Wong (è tutto nel pezzo che ho scritto per VOGUE). Oggi qui, voglio snocciolare qualche altra riflessione a caldo.
Chi di voi è addetto ai lavori conosce già il progetto di Dolce&Gabbana: ogni stagione, Domenico Dolce e Stefano Gabbana si impegnano a supportare un talento della scena emergente. In questa edizione di MFW, l’interesse del duo italiano si è focalizzato sulla stilista cinese Susan Fang. Tremate, è la prima volta che Dolce&Gabbana tornano ad associarsi alla parola “Cina” da quando… insomma, avete capito, da quando c’è stato il famoso scandalo. Mi domando se questa non sia stata una mossa strategica per ricominciare ad approcciare il mercato cinese. Tra l’altro, Susan Fang è tra i nomi di punta della London Fashion Week: dunque doppia opportunità per la giovane designer di successo, che a questo giro ha sfilato nella prestigiosissima capitale della moda italiana. Una cosa non mi è chiara: non ho visto foto sui social e su Getty e ImaxTree non sono arrivate foto di sfilata. Colleghi giornalisti, mi appello a voi: se siete stati al fashion show, battete un colpo. Il vostro contributo potrebbe essere prezioso. Comunque, mentre Dolce&Gabbana si impegnava su questo fronte, molto - ma proprio molto - accadeva fuori dal calendario ufficiale di MFW.
Cosa c'entra il colosso Tmall con la MFW?
Comincerei dall’evento TMall China Cool: il colosso dello shopping online in Cina è arrivato a Milano. L’evento si è tenuto in collaborazione con Huashen Media Group e, per l’occasione, sono stati selezionati sette brand per una sfilata collettiva all’interno di Galleria Meravigli. La sfilata è stata introdotta da un panel talk che ha coinvolto anche Zhang Ying, General Manager di Tmall Fashion. Tra gli italiani ospiti, Nicola Guerini, Direttore Generale del Milano Fashion Institute.
TMall China Cool - courtesy press office
TMall China Cool - courtesy press office
Questo genere di eventi hanno un ruolo differente da quello delle sfilate programmate nel calendario di MFW. Per prima cosa, sono volti a stabilire delle relazioni durature tra Italia e Cina. Seconda, i brand cinesi che sfilano godono di visibilità. Tornano in Cina e dicono di aver sfilato a Milano: è prestigioso. Sfilano a Milano e hanno l’opportunità - eventualmente - di incorrere nell’attenzione dei buyer asiatici già situati in città per le altre sfilate. Sono eventi di promozione dietro i quali si celano spesso grandi accordi commerciali.
Lo stesso vale per Keqiao, la sfilata collettiva - nel calendario ufficiale di CNMI - tenutasi durante MFW presso lo spazio Garden Senato (ne ha scritto Giulio Solfrizzi su VOGUE). Ogni brand ha presentato 15 look: Zuyao Song, Qing Leng con il suo brand Moi aussi, Ziye Wang, MinuitCode e infine Yan Zhang con il suo brand Suncun. C’era anche il celebre artista Zhu Bingren, ricercatore della Chinese National Academy of Arts che ha realizzato una collezione di ventagli in edizione limitata. Ciò che è interessante di questo evento, però, è la sua diretta evoluzione: l’iniziativa è frutto di un accordo di tre anni con Camera Nazionale della Moda Italiana e vedrà come prossima tappa la Settimana della Moda di Keqiao (habemus nuova fashion week da seguire!). Si terrà a ottobre e vedrà la partecipazione di una selezione di designer italiani emergenti. Terrò gli occhi aperti e sarò qui a raccontarvela.
Un look del brand Moi aussi di Leng Qing durante la sfilata Keqiao alla MFW.
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Federica 🫶