Chanel a Shenzhen, una sfilata per supportare il nuovo Salon
I Salon sono la nuova frontiera dello shopping di lusso. E Chanel, per i suoi, è partita proprio dalla Cina
Buondì, come state? Giovedì 2 novembre si è finalmente tenuta a Shenzhen la sfilata-replica della collezione Chanel Cruise 2023/2024, che era stata annunciata a maggio (occasione in cui abbiamo fatto un bel recap sul rapporto che la maison francese ha con la Cina). La collezione era già stata presentata a Los Angeles il 9 maggio ma, come ho spiegato qui, le sfilate-replica servono proprio a consolidare il rapporto tra griffe e territorio, creare brand awareness e, nel caso di Chanel, avevamo ipotizzato anche una narrazione del savoir-faire che potesse in qualche modo giustificare ancor di più il prezzo e schierarsi contro il mercato della contraffazione. Perché però proprio Shenzhen?
Shenzhen è la nuova capitale del lusso cinese, è considerata al pari della Silicon Valley. Lo scorso dicembre 2022, Rénmín Rìbào - Il Quotidiano del Popolo della Repubblica Popolare Cinese - ha riportato che il valore della sola industria del lusso dentro Shenzhen – comprensiva di abbigliamento, orologi, eyewear, arredamento, pelletteria e gioielleria – ammonta a quasi 140 miliardi di dollari.
C’è però anche un altro motivo per cui, a mio avviso, Chanel ha sfilato proprio a Shenzhen. Per la prima volta in Cina dopo la riapertura post-coronavirus, la maison aveva annunciato a giugno l’inaugurazione di due nuove boutique per soli VIC (Very important clients): i Salon. Dopo gli esperimenti ben riusciti nei department store SKP di Pechino e Plaza 66 di Shanghai, la casa di moda ha puntato su due nuove location: Guangzhou e Shenzhen. In quest’ultima, il Salon Chanel si trova nel centro commerciale MixC, dove già vi è anche la boutique aperta al pubblico.
Courtesy Weibo. Una foto dell’esterno del Salon Chanel di Taikoo Hui Guangzhou.
I Salon sono la nuova frontiera dello shopping di lusso più estremo. E, neanche a farlo di proposito, è proprio del primo Gucci Salon - inaugurato a West Hollywood - che parlo nel mio pezzo nell’ultimo numero di Rivista Studio, in cui sviscero il senso del negozio come palcoscenico, luogo esperienziale in cui i VIC invitati su appuntamento vivono una shopping experience unica nel suo genere. Dall’atmosfera all’offerta, tutto è realizzato su misura e richiesta della clientela, una clientela di veri connoisseurs, intenditori capaci di riconoscere savoir-faire e qualità.
Courtesy Chanel. Gli interni dei Salon della maison.
È per questo che Chanel, nel suo Salon di Shanghai, non ha avuto neppure bisogno di apporre l’insegna col logo. Piuttosto, la clientela leggerà soltanto “31 Cambon”: una scelta strategica, che rimanda ovviamente al celebre indirizzo parigino e che vuole mandare fuori pista chi in una boutique entrerebbe per acquistare un profumo e non un abito haute couture.
Courtesy Chanel. Gli interni dei Salon della maison.
Curiosità: sulla piattaforma social cinese Xiaohongshu, i Salon Chanel sono stati chiamati “Little Black Rooms”: un riferimento al famoso Little Black Dress, il tubino nero di Mademoiselle Gambrielle, che vuole però alludere metaforicamente all’aspetto promiscuo dei Salon dall’esterno. L’esclusività dell’esperienza shopping è fondante: nei Salon Chanel sarà possibile conoscere le collezioni in prima persona, pre-ordinare i capi in esclusiva, e addirittura come scrive luxus-plus.com anche organizzare feste di compleanno tra pochi intimi. Un’opportunità straordinaria per Chanel, che trae quasi il 50% dei suoi profitti dal mercato asiatico. Vi invito ad approfondire l’argomento con The Debrief, il podcast di Business of Fashion:
Notizie dall’Asia
Cosa ne pensano i cinesi del ritorno di Phoebe Philo? Jing Daily
LVMH costruirà un mega mall sull’isola di Hainan, Fashion Network
I designer cinesi sono sempre più intenzionati a trovare la propria voce nella scena globale: Chen Peng, Yushan Li, Samuel Yang e Rui Zhou ne hanno parlato al WWD x SKP CEO Summit in Chengdu. WWD
Hong Kong vuole diventare la nuova capitale mondiale del lusso, e forse ci sta riuscendo. SCMP
È da poco uscito Tecnocina, il nuovo libro di Simone Pieranni
Il pop-up Jacquemus a Seoul, meraviglioso!
Per oggi è tutto, grazie per avermi letta. Appuntamento a domenica prossima: parleremo dell’11.11! 💛
A presto,
Federica