Barbie, il film, è stato censurato
Plus, il #Barbiecore non ha attecchito in Cina
Proprio a febbraio parlammo di Barbie e della sua mancata rilevanza culturale in Cina (il megastore di Mattel a Shanghai fu un fiasco, ricordate?), finché non è arrivato il couturier cinese Guo Pei a darle un senso. Finalmente giovedì è uscito il film con Margot Robbie! Lo avete visto? Io venerdì sera, e ovviamente sono stata in adorazione. Oggi, da adulta, amo Barbie come fenomeno sociale a 360 gradi, e sul tema mi spendo sempre molto volentieri. Ecco perché a ridosso di un evento cinematografico mondiale tanto atteso, mi sono fatta due domande sull’impatto del film in Cina.
La censura in Vietnam
Inizio dicendovi che Barbie è stato censurato in Vietnam e che ha rischiato la censura anche nelle Filippine. Il capo del Vietnam Cinema Department non ha gradito il disegno di una mappa che compare nel film: si tratta di una mappa, disegnata come fosse stata una bambina a farla, che rimanda all’idea della cosiddetta “linea dei nove tratti”, cioè la rappresentazione a forma di U delle pretese territoriali della Cina nel Mar Meridionale Cinese.
Bill Hayton, autore di libri sul Vietnam, ha dichiarato a The New York Times che non vede dove sia il problema: “La mappa che appare nel film non ha alcuna relazione con le mappe del mondo reale. La censura del Vietnam sembra più una dimostrazione di patriottismo e di inutilità del regime”. Sempre la fonte riporta che Pham Thu Hang, portavoce del Ministero degli Esteri del Vietnam, ha rilasciato una nota in cui afferma che “prodotti e contenuti che promuovono la linea dei nove tratti non sono permessi”.
Le tensioni tra Cina e Vietnam
Io non sono un’esperta di relazioni internazionali (e sapete che per questo genere di temi vi rimando sempre all’autorevolissimo Simone Pieranni), ma Vietnam e Cina, entrambi governati da un Partito Comunista, hanno un rapporto molto critico. NYT ci spiega che dopo l’invasione cinese e la guerra sino-vietnamita del 1979, “Pechino ha costruito avamposti militari sulle isole contese nel Mar Cinese Meridionale. Ha anche respinto la storica sentenza del 2016 di un tribunale internazionale che si è schierato con le Filippine affermando che l'ampia pretesa della Cina alla sovranità sul mare non aveva basi legali. Il Mar Cinese Meridionale, in particolare, è un tema così sensibile che Vietnam e Cina si sono avvicinati pericolosamente a un vero e proprio conflitto nel 2014, dopo che una compagnia cinese ha parcheggiato una piattaforma petrolifera in acque contese al largo della costa vietnamita. Tutto ciò contribuisce a far temere tra molti vietnamiti che la Cina possa un giorno iniziare una guerra nello specchio d'acqua, che il Vietnam chiama il Mare dell'Est".
Foto Courtesy Il Post
La risposta di Worner Bros.
Il Vietnam ha già censurato altri film per lo stesso motivo, tra cui Crazy Rich Asians (2018), Abominable (2019) e Uncharted (2022). Ad ogni modo, Worner Bros ha risposto al Vietnam con una nota stampa riportata da Al Jazeera: "La mappa in Barbie Land è un disegno a pastelli bizzarro e infantile. Gli scarabocchi raffigurano il viaggio immaginario di Barbie da Barbie Land al mondo reale. Non intendeva fare alcun tipo di dichiarazione”.
Il film si salva dalla censura nelle Filippine
NYT chiama in causa anche la censura che il film è riuscito a risparmiarsi nelle Filippine, “altro paese del sud-est asiatico che contesta le rivendicazioni territoriali della Cina nel Mar Cinese Meridionale”. Il senatore Francis N. Tolentino ritiene infatti che “Barbie denigrerebbe la sovranità filippina in un'area in cui le navi cinesi hanno ‘perseguitato’ i pescatori filippini negli ultimi anni”. Alla fine, lo scorso martedì, la comunicazione che le Filippine non avrebbero censurato Barbie, in quanto non includeva "rappresentazioni chiare o esplicite" della linea dei nove tratti.
Un possibile risveglio del collezionismo?
Che impatto potrebbe infine avere il film di Barbie in Cina ce lo dice Vice, dove lo scorso 10 luglio è stata pubblicata una bella intervista di Magdalene Taylor alla collezionista americana Lori Verderame. Dando un po’ di contesto a partire dal fiasco dell’operazione di Mattel in Cina, quando nel 2009 ha chiuso il megastore a Shanghai per mancato successo, l’intervista porta l’attenzione su una nicchia di collezionisti particolarmente interessati a Barbie. Secondo Vice, il fenomeno di hype creato dal film avrebbe fatto quadruplicare i prezzi dei pezzi da collezione online. In rete si trovano anche oggetti e bambole Barbie che furono originariamente acquistati nel mega store di Shanghai, esclusivi proprio perché concepiti per quel punto retail (tipo Shanghai Barbie, in vendita su Ebay): anche il prezzo di questi potrebbe quadruplicare e quindi rigenerare interesse nel mercato cinese.
Perché il Barbiecore non ha attecchito in Cina?
Se in occidente siamo momentaneamente invasi dal rosa e da capsule a tema Barbie, Jing Daily ha spiegato invece che il Barbiecore in Cina non è diventato virale sui social. In particolar modo la tonalità rosa shocking, perché percepita come un colore che punta a rendere la pelle di chi lo indossa un po’ più scura: “uno svantaggio in una cultura in cui la pelle chiara è ancora l'ideale”.
Notizie dalla Cina
IMPERDIBILE: Jing Daily ha intervistato Jacopo Venturini, CEO di Valentino. Hanno parlato della strategia di espansione in Cina, del nuovo flagship store a Shanghai, del rapporto della maison con millennial e Gen Z, del post-pandemia. Qui
Givenchy e Mr Bags: è in arrivo una nuova borsa esclusiva per il Qixi Festival, WWD
Sono innamorata del servizio fotografico di Vogue Francia in Tibet, scattato da Wenqingao Lei, qui
Anche la casa di moda cinese Snow Xue Gao ha collaborato con Mattel, nel 2012, alla realizzazione di una Barbie. Ce lo ricorda su Instagram:
Tra un mese in Cina si festeggia il Qixi Festival, ovvero il San Valentino cinese. Chozan ricapitola tre campagne moda di successo nel passato, qui
Vi segnalo infine CICLO DI LEZIONI ONLINE SUL NÜSHU: 12-13 agosto 2023, online dal villaggio Puwei, insieme a Giulia Falcini e all’erede Hu Yanyu, Cinagram
Siamo alla fine, grazie per essere stati insieme anche oggi. Buona domenica e buon relax! :)