Matthieu Blazy da Chanel, cosa ne pensa la Cina?
La crisi del lusso ha colpito anche la maison francese. Che con il nuovo direttore creativo potrebbe forse godere (presto) di una fase di ritrovato hype
Il 2024 volge al termine, siamo tutti stanchissimi (chi si sente KO come me? 🙋♀️), ma il sistema della moda non si ferma proprio mai. Anzi, l’ultima notizia divulgata dalla maison Chanel spiana la strada a una serie di riflessioni che ci catapultano nel 2025 ormai alle porte.
Habemus nuovo direttore creativo nella casa di moda fondata da Coco Chanel nel 1910. Matthieu Blazy, lo stilista belga classe 1984, è già più che noto nel settore per essere stato - negli ultimi tre anni - il direttore creativo di Bottega Veneta. Il designer lascerà il gruppo Kering per entrare a far parte della grande famiglia Chanel e assumere le redini creative dopo il capitolo scritto da Virginie Viard. Sarà responsabile di tutte le collezioni Haute Couture, Ready-to-Wear e Accessori. Una scelta, questa ricaduta sul suo nome, che secondo alcuni commenti dei netizen cinesi su Weibo lascia immaginare quella che potrebbe essere “una strategia conservativa” (e qui mi domando: in Cina, funzionerebbe?).
A farlo presente - come riporta anche Jing Daily - è stata la designer Li Wei, fondatrice del brand di abbigliamento Awaylee, che sulla piattaforma cinese si è espressa così: “Speravo che qualcuno con un'influenza globale come John Galliano portasse Chanel a nuovi livelli. Hanno invece scelto Blazy, il cui approccio sembra più focalizzato sulla stabilità e sul mantenimento della clientela già esistente. È una strategia molto conservatrice".
Se questa osservazione troverà riscontro reale, lo scopriremo quando Matthieu Blazy presenterà a Parigi la sua prima collezione per Chanel nel 2026. Ad oggi, il suo lavoro precedentemente svolto in Bottega Veneta ha dimostrato non solo quanto elevata sia la sua cifra stilistica ma anche la straordinaria ricerca di un savoir-faire degno del nome della maison italiana. Non ho dubbi che così sarà anche in Chanel, e che il suo debutto nel 2026 contribuirà sicuramente a una nuova fase di ritrovato hype anche nel mercato cinese. Il resto, a seguire, sarà tutto da vedersi perché la verità è che anche Chanel sta fronteggiando la crisi del lusso di cui si sta tanto parlando.
Proprio lo scorso ottobre, Pambianco News ha infatti rivelato alcune indiscrezioni, secondo cui la casa di moda francese starebbe ragionando su delle nuove manovre per tagliare il 50% dei suoi dipendenti in Cina. “La riduzione dello staff - spiega la fonte - interesserebbe personale amministrativo e manageriale, oltre ai commessi, con alcune divisioni destinate a subire tagli fino al 50 per cento. Sempre secondo i rumours, la maison avrebbe anche messo in stand-by tutti i piani di reclutamento del personale in cantiere nel mercato cinese”.
Le indiscrezioni dello scorso ottobre non hanno però interferito con lo svolgersi dei due grandi eventi che Chanel aveva in programma in Cina. Dopo la sfilata Cruise 2024-2025 a Hong Kong lo scorso 5 novembre, questo mese il testimone è passato alla sfilata Métiers d’art 2024-25 ad Hangzhou. Quest’ultimo evento del 3 dicembre avrebbe spaccato in due l’opinione pubblica.
La sfilata Chanel Métiers d’art 2024-25 ad Hangzhou. Foto courtesy Chanel press office.
Se, da una parte, c’è stato chi ha notato l’incorporazione di alcuni elementi stilistici tipicamente cinesi all’interno della collezione, alcuni netizens hanno comunque lamentato la mancanza di particolare innovazione: “Fatta eccezione per la location - ha scritto un’utente su Xiaohongshu come riportato da Jing Daily - l’intera sfilata è stata ben lontana dalla collezione Métiers d’Art che Karl Lagerfeld tenne a Shanghai quindici anni fa”.
La sfilata Chanel Métiers d’art 2024-25 ad Hangzhou. Foto courtesy Chanel press office.
Online, però, l’hashtag #ChanelHangzhouGlobalDebut è comunque entrato nella lista dei più cercati e consultati su Weibo, totalizzando oltre 18.84 milioni di visualizzazioni. Nel bene o nel male, Chanel è sempre Chanel.
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E per concludere, Jia Ling - già brand ambassador cinese di Prada - è il volto della copertina di gennaio 2025 di Vogue China. Qui un approfondimento interessante per conoscerla meglio.
Anche per oggi è tutto. Vi auguro un sereno Natale e tanto riposo, che il mio abbraccio possa arrivare a ognuno di voi, lettori che conosco e lettori che non conosco ❤️🎄