Cosa ci dicono i trent'anni di Shanghai Tang?
Il primo vero brand di lusso cinese celebra a Hong Kong il suo trentesimo anniversario, con una mostra che ci invita a ripercorrere la sua storia (fatta non solo di successi)
Trent’anni non sono pochi, per una casa di moda cinese. E non lo sono neppure in virtù del fatto che, negli ultimi tempi, la fashion industry sviluppatasi in Cina sta testimoniando un’ascesa di nomi rivali particolarmente degni di nota. Motore di questo fenomeno straordinario è anche Labelhood, l’incubatore di talenti emergenti che porta in passerella alla Shanghai Fashion Week i designer più interessanti (quelli della più recente edizione li ho segnalati su VOGUE Italia lo scorso mese). Eppure, per quanto interessanti, restano comunque brand ancora piccoli. Ma non è il caso di Shanghai Tang, che lo scorso 27 novembre ha inaugurato a Hong Kong A Journey of Rediscovery, la mostra con cui celebra i suoi primi 30 anni (per vederla, se siete a HK, c’è tempo fino al 15 dicembre e potete iscrivervi qui). Un traguardo importante, dietro il quale c’è tanta storia. E anche tanta cronaca, non sempre fortunatissima e che passa anche per la sfilata del brand durante la Milano Fashion Week dello scorso gennaio 2023.
La sezione Cabinet of Curiosity, nella mostra A Journey of Rediscovery di Shanghai Tang.
Gli alti e i bassi di Shanghai Tang
In questi anni, i titoli di giornale che hanno interessato Shanghai Tang hanno parlato spesso di ascesa e discesa, di crollo e risalita. Credo che - come nella storia di ogni brand - non siano mancati i momenti di stallo e le decisioni mal ponderate: nella storia del brand cinese, pare che uno dei primi errori sia stato…