18. Il look di Arisa a Pechino ha un significato, ce lo spiega il suo stylist
A tu per tu con Nicola Pantano e il couturier Antonio Grimaldi
La 1° newsletter italiana sulla moda cinese,
di Federica Caiazzo
Non potrei iniziare questa newsletter se non così: GRAZIE. Grazie a chi lo scorso lunedì mi ha scritto per un in bocca al lupo e a chi ha dedicato il proprio tempo alla mia prima conferenza. La moda in Cina, organizzata dall'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" in collaborazione con l'Istituto Confucio di Napoli, è stata un SUCCESSO. Eravate oltre 100 ospiti collegati, mi avete inondata di domande generando un dibattito davvero prezioso. Plus, abbiamo oltre 50 nuovi iscritti tra noi! Grazie di cuore. A chi invece non è riuscito a seguire la conferenza, come promesso, vi lascio il link qui. I nuovi arrivati trovano invece tutte le precedenti newsletter qui.
Veniamo a noi. Oggi voglio dedicare questo spazio al look che Arisa ha indossato a Pechino per la performance canora - l'Inno d'Italia! - durante la cerimonia di chiusura dei Giochi Paralimpici Invernali 2022. A spiegarvi il significato del look saranno il couturier che ha realizzato l'abito e lo stylist di Arisa che ha concepito per lei il progetto immagine. Ringrazio entrambi: sono stati super disponibili quando gli ho parlato di MODA in China e, essendo questo un progetto editoriale emergente, non posso che essere felice e grata della loro collaborazione.
🌸 Una premessa sul celebrity styling
Ci troviamo in un’era molto florida per il celebrity styling: i primi segnali, in Italia, sono arrivati dal palcoscenico di Sanremo 2021 (e ce lo aveva raccontato molto bene Federica Salto nella sua newsletter). Ora, avendo cura di rispettare la duplice natura di voi lettori, invito chi viene dal background 100% Cina a comprendere bene chi è e cosa fa un celebrity stylist. Questa figura tanto fondamentale nella progettazione dell’immagine di una star (e non solo) è stata ben spiegata in questo articolo di Silvia Schirinzi su Rivista Studio, ed è da differenziarsi e non confondersi assolutamente con lo “stilista” (che è il designer).
Detto ciò, il look di Arisa a Pechino ha rappresentato l'occasione perfetta per fare due chiacchiere con il signor Antonio Grimaldi, lo stilista nonché couturier che ha firmato l’abito, e con Nicola Pantano, lo stylist di Arisa che ha progettato l’immagine della cantante e fatto sì che l’abito realizzato dalla maison italiana rispettasse l’idea concepita in partenza.
🌸 Voci dal backstage
Signor Grimaldi, il look di Arisa è un esordio o il proseguimento di uno storytelling già avviato?
Non si tratta certo di un debutto sul mercato cinese, che da anni rappresenta un’ottima piattaforma per la Maison. Le celebrity del mondo del cinema e della musica che vestiamo regolarmente per eventi di gala e red carpet sono numerose, tra cui: Zanilia Zhao, Li Bing Bing, Chen Shu, Jane Zhang, Chen Li, Xu Quin. Allo stesso tempo, siamo felici che fashion magazine come Harper’s Bazaar China, Marie Claire China, Madame Figaro China facciano spesso richiesta dei nostri abiti per la realizzazione dei loro servizi di moda.
Ci descriverebbe l’abito?
Si tratta di un abito a sirena, che disegna la silhouette e reinterpreta gli abiti cinesi della tradizione. È caratterizzato da collo alto e maniche lunghe, realizzato in cady di seta color ciliegia, con ricamo metallico a specchio sui toni del grigio antracite e argento.
La mia curiosità, ovviamente, ha spiccato il volo: non potevo non sentire anche Nicola Pantano.
Nicola, come è nata l’idea di creare quest’abito per Arisa?
Ho voluto portare a Pechino un brand italiano di alta moda, che fosse portavoce del Made in Italy e della straordinaria eccellenza della manifattura italiana. Confrontandomi con il team Antonio Grimaldi, è nata l’idea di una creazione custom-made ispirata appunto dalla tradizione dell’antica Cina. Abbiamo ripreso alcuni tratti riconoscibili dell’identità e della cultura cinese, reinterpretandoli sotto forma italiana senza perdere di vista ovviamente uno degli obiettivi principali del mio lavoro di celebrity styling: rilanciare la nuova identità di Arisa .
E ce la racconti, la sua nuova identità?
Più femminilità, più sensualità. Abbiamo chiesto infatti che l’abito Antonio Grimaldi fosse impreziosito con ricami nei toni dell’argento, con dettagli specchiati. E abbiamo completato il look con dei sandali gioiello Roger Vivier con tacco in cristallo.
Anche i gioielli mi rimandano alla Cina…
È così, è esatto. Abbiamo scelto la linea Giardini d’Inverno della maison di alta gioielleria Pasquale Bruni: una scelta non casuale, se pensiamo all’essenza paesaggistica che da sempre contraddistingue i tipici giardini cinesi.
E per il glam?
Arisa ama cambiare e sperimentare: se avete notato, dopo i capelli rosa di Sanremo, ora la ritroviamo castano scuro. Sceglie come cambiare i suoi capelli in base al suo stato d’animo, e sicuramente stavolta la scelta del castano ha anche intensificato i tratti del viso. Infine, il rossetto rosso che richiamava il colore dell’abito. Una scelta che l’ha resa ancor più self-confident.
Courtesy: IG @arisamusic
Vi dico la mia sul look di Arisa a Pechino. L’ho trovato un eccellente omaggio alla cultura cinese e ho adorato la delicatezza e il rispetto con cui ci si è approcciati a quest’ultima. L’abito Antonio Grimaldi, come lo stesso styling di Nicola Pantano, è un tributo al luogo ospitante, che non intende appropriarsi dei codici identificativi della tradizione. Immaginate se Arisa avesse indossato un qípáo 旗袍, il tradizionale abito cinese: avrebbe sollevato critiche e polemiche in nome dell’appropriazione culturale? Può darsi, anzi, è molto probabile che sì. E invece, l’abito sembra aver stilizzato le linee degli abiti della tradizione, in modo puro e pulito, tenendosi ben lontano, con la dovuta consapevolezza, dal rischio di tradurre in modo esotico una cultura millenaria. Meravigliosa anche la scelta dei gioielli floreali, che siano per noi spunto per andare ad approfondire il senso del giardino come luogo zen (e dell’anima) nella civiltà cinese.
Un’ulteriore riflessione. Nicola Pantano ci ha raccontato che, in questa nuova fase della sua vita, Arisa vuole comunicare femminilità e sensualità. Ed è da notare anche quanto il look ci sia riuscito senza calcare in alcun modo il concetto “sexy”: anche questa è una forma di tributo alla cultura cinese. Ne aveva parlato alla CNN la stilista cinese Ma Ke – tra le favorite di Peng Liyuan nonché First Lady cinese e moglie dell’attuale Presidente della Repubblica Popolare Cinese, nell’ormai lontano 2016: “Le donne non hanno bisogno di usare l’abbigliamento come arma, se sono sicure di sé stesse”. Figurarsi poi se si tratta di donne cinesi. Nel caso di Peng Liyuan, la stilista Ma Ke si è espressa definendola “assertiva e determinata”. “La mia filosofia per lo stile della First Lady – prosegue la designer cinese è l’eleganza, la sobrietà e il pudore. […] Nei valori occidentali, le donne sono bellissime se ritratte in modo sexy. Il design cinese invece tende a celare questo aspetto”.
Prossimo appuntamento:
Il 1° giovedì di aprile è troppo lontano! Riceverete una newsletter extra giovedì 31, tra esattamente due settimane.
新闻 /xīnwén/
NEWS
🌸 È uscito il nuovo numero di Rivista Studio! Troverete al suo interno un mio pezzo, intitolato Il lusso della miànzi 面子. È un approfondimento sui nuovi oggetti del desiderio in Cina, in cui ho avuto modo di intervistare Patrick Lam, Retail Director di Gucci China, e di supportare la tesi con i dati forniti dal report con cui Hylink Europe ha chiuso il 2021.
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🌸 Old but gold: dato che ne abbiamo parlato, approfondiamo. Cosa caratterizza lo stile della First Lady cinese? Ne aveva parlato tempo fa South China Morning Post
🌸 Le livestream delle sfilate europee in Cina hanno funzionato? L'analisi su Vogue Business
🌸 Anna Sui, designer americana di origini cinesi, si è raccontata nel podcast di The Cut
Per oggi è tutto.
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